Adozione internazionale: monitoraggio sul funzionamento della Convenzione dell’Aja del 1993

La Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato fa il punto sull’applicazione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, adottata all’Aja il 29 maggio 1993 e ratificata dall’Italia con legge 31 dicembre 1998 n. 476. A 20 anni dalla sua entrata in vigore avvenuta il 1° aprile 1995, la Commissione speciale si è riunita, nei giorni scorsi, per fare un’analisi dell’impatto della Convenzione sulle adozioni (ica2015pd03en). Attraverso le risposte al questionario fornite dai 93 Stati parti, è stato possibile riscontrare un quadro sicuramente positivo ma con ancora molto da fare per raggiungere un’effettiva globalizzazione della protezione del minore. In primo luogo va rafforzata la cooperazione tra Stati tanto più che, in taluni casi, è emerso che la Convenzione è anche funzionale a prevenire il traffico di bambini e frodi di diverso genere. Tuttavia, si riscontra, in taluni Paesi una riduzione del numero delle adozioni dovute anche alla crisi economica e alla persistenza di procedure ancora troppo complesse, mentre è necessario che, affinché la Convenzione persegua gli obiettivi prefissati, vi sia un aggiornamento della normativa interna.

Tra gli altri documenti in discussione, un rapporto sulla mondializzazione e la mobilità internazionale: residenza abituale e campo di applicazione (ica2015pd04fr), il progetto di formulario relativo all’adozione internazionale (ica2015pd05fr), le nuove tecnologie e l’adozione (ica2015infdoc01fr), gli aspetti economici a carico dei genitori adottivi (ica2015pd06en).

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