Agenzia Ue per i diritti fondamentali: come misurare la realizzazione dello Stato di diritto

L’Agenzia europea per i diritti fondamentali ha divulgato, l’8 aprile, un parere relativo all’elaborazione di uno strumento da adottare a livello Ue che permetta di misurare oggettivamente la conformità, da parte degli Stati membri, in ordine al rispetto dei diritti fondamentali e, in particolare, ai valori comuni su cui si fonda l’Europa in base all’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea (fra-2016-pdf). Molte le informazioni che arrivano da Stati e organismi internazionali, ma troppo spesso non ben classificate e non raccolte in modo uniforme anche a causa di alcuni vuoti sul piano nazionale. Di qui l’esigenza, evidenziata dal Parlamento europeo che ha chiesto il parere all’Agenzia, di sviluppare uno strumento integrato a livello di Unione europea (in modo analogo a quello operativo presso l’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani) e idoneo a misurare oggettivamente i dati con riferimento a tre pilastri: democrazia, rule of law e diritti umani fondamentali. L’Agenzia ha verificato la media dei Paesi Ue con riguardo all’adesione ai trattati adottati dal Consiglio d’Europa e dalle Nazioni Unite (in entrambi i casi l’Italia si colloca, come livello di adesione, a al di sotto sotto della media europea). Valutate anche le condanne pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo con la Romania in vetta, seguita dall’Ungheria, dalla Grecia e dall’Italia.

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