Anche la Francia colma i ritardi nell’attuazione degli atti Ue sulla cooperazione giudiziaria penale

Sotto la scure dell’apertura di procedure d’infrazione da parte della Commissione europea e di condanne della Corte Ue, anche la Francia prova a colmare i ritardi nel recepimento delle decisioni quadro in materia di cooperazione giudiziaria penale. Con la legge 2015-993 del 17 agosto (LOI n° 2015-993), sono state adottate le norme per l’adattamento della procedura penale al diritto dell’Unione europea. La legge predispone le modifiche al codice di procedura penale a seguito dell’attuazione della decisione quadro 2009/948/GAI del 30 novembre 2009 sulla prevenzione e la risoluzione dei conflitti relativi all’esercizio della giurisdizione nei procedimenti penali, della 2009/829/GAI del 23 ottobre 2009 sull’applicazione tra gli Stati membri dell’Unione europea del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare e della decisione quadro 2008/947/GAI del 27 novembre 2008 relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze e alle decisioni di sospensione condizionale in vista della sorveglianza delle misure di sospensione condizionale e delle sanzioni sostitutive. Con la stessa legge, la Francia ha dato il via libera al recepimento della direttiva 2011/99/UE del 13 dicembre 2011 sull’ordine di protezione europeo e della 2012/29/UE del 25 ottobre 2012 (alla quale partecipano Regno Unito e Irlanda) che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/sprint-per-evitare-condanne-per-i-ritardi-nel-recepimento-delle-decisioni-quadro.html.

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