Il mancato rimpatrio di bambini che vivono in campi siriani è una violazione della Convenzione di New York del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo, ratificata anche dall’Italia con legge 27 maggio 1991 n. 176. Lo ha stabilito il Comitato sui diritti del fanciullo, l’organo, costituito da 18 membri, che si occupa del monitoraggio della Convenzione istituito grazie al Protocollo che stabilisce una procedura di presentazione di comunicazioni, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2011, in vigore, sul piano internazionale, dal 10 aprile 2014.
Nelle osservazioni conclusive depositate il 23 febbraio 2022 (CRC/C89/D77/2019 e altri, children CRC), il Comitato ha ritenuto che la Francia ha violato il diritto alla vita e il divieto di trattamenti inumani e degradanti non attivandosi per il rimpatrio di alcuni bambini francesi che si trovavano in un campo siriano. Il reclamo era stato presentato il 13 e il 25 novembre 2019 da alcuni parenti (in particolare nonni dei bambini) che avevano chiesto alle autorità francesi di intervenire per consentire il rimpatrio di 49 bambini francesi, alcuni nati in Siria, detenuti in alcuni campi siriani sotto il controllo delle forze curde. I bambini, alcuni di appena 5 anni, erano figli di genitori che erano arrivati in Siria e che collaboravano con il gruppo terroristico di Da’esh e con lo stato islamico dell’Iraq.
Per il Comitato, la Francia non ha fatto abbastanza per rimpatriare i minori e non ha agito tenendo conto dell’interesse superiore del minore. Respinte le tesi del Governo francese secondo il quale il rimpatrio dipendeva anche dalle autorità del nord-est della Siria e dalle madri dei bambini. Accertata la violazione della Convenzione, il Comitato ha chiesto alla Francia di assicurare una riparazione effettiva alle vittime, di adottare misure per impedire che si verifichino nuovamente simili violazioni, nonché misure urgenti per assicurare il ritorno in patria e, in attesa di questo rimpatrio, di predisporre misure per mitigare i rischi che gravano sui bambini.
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