Cooperazione di polizia: Bruxelles cambia passo per accelerare lo scambio di informazioni

Un codice per la cooperazione tra le forze di polizia per rafforzare la collaborazione tra Stati membri e garantire uno scambio di informazioni più rapido. Con quest’obiettivo, la Commissione europea ha presentato, l’8 dicembre, una proposta di direttiva sullo scambio di informazioni tra le autorità di polizia degli Stati membri dell’Unione europea che abroga la  decisione quadro 2006/960/GAI (COM(2021)782, COM-2021-782_en). La Commissione punta a risposte più efficaci e coordinate alle minacce transnazionali e vuole assicurare una formazione comune delle forze di polizia e incentivare nuovi programmi di scambio.

La proposta mette in rilievo l’importanza di un rafforzamento di Europol (l’agenzia per la cooperazione di polizia) nell’attività di contrasto e nello scambio automatizzato di determinate categorie di dati funzionali a individuare i collegamenti tra reati nell’Unione europea, anche permettendo agli agenti di polizia di uno Stato membro di avere un accesso analogo alle informazioni della polizia di un altro Paese Ue. Previsto, altresì, un punto di contatto unico (che potrebbe essere il sistema SIENA, Secure Information Exchange Network Application) gestito da Europol e operativo in modo continuativo: una sorta di sportello unico per lo scambio di informazioni, con un router centrale per il collegamento di tutte le banche dati nazionali. La richiesta delle forze di polizia di uno Stato membro dovrà essere eseguita entro 8 ore per i casi urgenti e, in ogni caso, il tempo impiegato per l’esecuzione dell’istanza non dovrà superare 7 giorni. 

La Commissione ha anche presentato una raccomandazione sulla cooperazione operativa di polizia, con standard europei nei pattugliamenti e negli inseguimenti oltre confine (COM (2021) 780, COM-2021-780_en) per facilitare l’attività degli agenti  che devono operare in altri Paesi Ue e una proposta di regolamento  sulla scambio di dati per la cooperazione di polizia (“Prüm II”), che modifica le decisioni 2008/615/GAI e 2008/616/GAI e i regolamenti 2018/1726, 2019/817 e 2019/818 che istituisce un quadro per l’interoperabilità tra i sistemi di informazione dell’UE nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria, asilo e migrazione (COM(2021) 784 (PRUM). L’obiettivo è inserire nel sistema i registri di polizia e le immagini facciali dei sospettati e dei condannati per migliorare la tempestività nelle indagini e la lotta al crimine.

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