Corte europea: misure provvisorie nei confronti della Russia

Primo intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. Con una decisione depositata il 10 marzo, Strasburgo ha adottato misure provvisorie in base all’articolo 39 del regolamento della Corte nel caso Novaya Gazeta e altri contro Russia (ricorso n. 11884/22, Urgent interim measure in the case of the Russian daily newspaper Novaya Gazeta). Il ricorso era stato presentato da due editori e da due giornalisti russi, incluso il direttore della Novaya Gazeta, il premio Nobel Muratov, per la violazione del diritto alla libertà di espressione, riconosciuto dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, da parte della Russia, che ha bloccato la diffusione di ogni informazione sulla guerra diversa da quella che arriva dal Cremlino. I ricorrenti sottolineano il rischio imminente di danni irreparabili e il freno a ogni attività dei media indipendenti. Dalle autorità russe, infatti, sono già arrivati provvedimenti per cancellare anche dal sito web del giornale e della televisione alcuni articoli sul conflitto in Ucraina. Questo anche a causa delle nuove norme introdotte il 4 marzo nel codice penale che criminalizzano la diffusione di informazioni indipendenti sul conflitto. La Corte, l’8 marzo, tenendo conto del contesto eccezionale dovuto alla guerra ha chiesto a Mosca di astenersi da ogni azione e decisione che blocchi la diffusione degli articoli della Novaya Gazeta, così come ogni altra misura predisposta dal Governo in contrasto con l’articolo 10 della Convenzione.

Sempre nel contesto del Consiglio d’Europa, il Comitato dei Ministri, il 10 marzo (comitato dei ministri), ha deciso di consultare l’Assemblea parlamentare, dopo la sospensione della Russia (sospensione), sull’adozione di misure in base all’articolo 8 dello Statuto, a causa della violazione senza precedenti in Europa della pace da quando è stato istituito il Consiglio d’Europa. Il 14 e il 15 marzo si terrà la riunione straordinaria dell’Assemblea parlamentare. Al tempo stesso, la Tass, l’agenzia di stampa russa, ha riportato la dichiarazione del Ministro degli esteri russo che ha comunicato il ritiro di Mosca dal Consiglio d’Europa (Tass). La Russia è membro dal 28 febbraio 1996. 

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