Diritto all’oblio: un caso italiano sotto i riflettori di Strasburgo

Lo scontro tra diritto all’oblio e diritto di cronaca arriva, con riguardo a un caso italiano, a Strasburgo. La Corte europea dei diritti dell’uomo, infatti, ha comunicato al Governo italiano un ricorso presentato, sin dal 2016, dal direttore di un quotidiano online il quale era stato condannato a versare un risarcimento al proprietario di un ristorante. Quest’ultimo sosteneva che la sua reputazione era stata lesa perché sul sito del quotidiano era stato pubblicato un articolo su una rissa con accoltellamento nel suo ristorante. La motivazione del provvedimento che obbligava il giornalista a versare la multa era dovuta anche al fatto che il video era stato accessibile sul web per lungo tempo. Di qui il ricorso del direttore a Strasburgo che, il 17 febbraio 2020, ha pubblicato la comunicazione al Governo italiano relativa al ricorso n. 77419/16 (BIANCARDI v. ITALY). In particolare, la Corte vuole sapere se il provvedimento interno ha violato la libertà di espressione garantita dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e se vi è stata una valutazione, secondo i parametri della Corte, sul bilanciamento dei diritti in gioco ossia da un lato libertà di stampa e, dall’altro lato, diritto alla tutela dei dati personali con particolare riferimento alla permanenza sul web della notizia. 

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *