Il Comitato ONU interviene sul diritto a un’abitazione adeguata – UN Committee on right to housing and forced eviction

In una procedura di sfratto le autorità nazionali devono tener conto della particolare vulnerabilità delle persone coinvolte e devono predisporre misure adeguate per garantire il diritto a vivere in un’abitazione adeguata. In caso contrario si configura una violazione degli articoli 9 e 11 del Patto sui diritti economici, sociali e culturali. Lo ha stabilito il Comitato Onu su tali diritti che ha accertato, con la constatazione dell’11 ottobre, una violazione del Patto da parte della Spagna (E_C-12_66_D_37_2018_29081_S). A presentare un reclamo (comunicazione) al Comitato era stata una donna, madre di 6 figli, che era stata sfrattata dalla sua abitazione da un’istituzione finanziaria, effettiva proprietaria dell’immobile. Questo perché la donna aveva affittato l’appartamento da un individuo che non era realmente il proprietario e, di conseguenza, l’ente finanziario aveva disposto lo sfratto. La donna, inoltre, in base alla legge spagnola, non aveva potuto avvalersi dei programmi di assistenza sociale perché aveva occupato la proprietà senza un titolo valido. Non solo. I due figli più piccoli erano stati tolti alla madre che non aveva più un’abitazione stabile e affidati ai servizi sociali. Per il Comitato, al quale si è rivolta la donna, le autorità nazionali non possono, in ogni circostanza in cui manchi un titolo valido di locazione, procedere a uno sfratto immediato, senza tener conto della situazione delle persone coinvolte e senza considerare la proporzionalità delle misure. In base all’articolo 11 del Patto – precisa il Comitato – gli Stati sono tenuti ad assicurare ad ogni individuo un livello adeguato di vita per sé e la propria famiglia, che includa alimentazione, vestiario e alloggio adeguati. Anche il rifiuto di concedere una casa popolare per il solo fatto che la richiedente aveva occupato l’abitazione senza un valido titolo determina una violazione dell’articolo 9 del Patto che assicura il diritto di ogni individuo alla sicurezza sociale. Così, il Comitato, accertata la violazione, ha chiesto alla Spagna di procedere alla riparazione della vittima della violazione e ha raccomandato l’adozione di misure generali, volte a prevenire nuove violazioni. Entro sei mesi, Madrid dovrà fornire una risposta scritta.

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