Il Consiglio di sicurezza chiede un rafforzamento della cooperazione giudiziaria per fronteggiare il terrorismo internazionale

Security Council meeting

Favorire la raccolta e lo scambio di prove e la cooperazione giudiziaria per assicurare che chi commette atti di terrorismo sia punito. In questa direzione, il Consiglio di sicurezza ha approvato il 12 dicembre, all’unanimità, la risoluzione n. 2322 sulla cooperazione giudiziaria internazionale per fronteggiare il terrorismo (N1643354_002). Una sfida globale, quella della lotta al terrorismo, che richiede un’azione coordinata e il coinvolgimento di tutti gli Stati, che devono impegnarsi nella ratifica dei trattati internazionali adottati anche a livello regionale. Un punto centrale – si legge nella risoluzione – è la condivisione di informazioni tra Stati e l’adozione di sistemi funzionali a migliorare la raccolta delle prove. A ciò si aggiunga la necessità di favorire la trasmissione di informazioni dell’intelligence anche ad altre autorità nazionali come, ad esempio, quelle impegnate nel controllo delle frontiere. Indispensabile, poi, il coordinamento delle forze di polizia, attraverso Interpol con particolare riguardo al sistema di comunicazione globale I-24/7. Agli Stati è chiesto un maggiore sforzo per bloccare l’incitamento e il reclutamento dei terroristi, anche con l’ausilio di una contro narrazione attraverso i social media.

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