Immigrazione: pubblicato il bollettino dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali – Migration: just published the Quarterly Bulletin by the EU Agency for Fundamental Rights

Una situazione vergognosa in tutta Europa. I centri di accoglienza per i migranti continuano ad essere luoghi sovraffollati in cui non vengono rispettate le condizioni di vita dignitose dovute a ogni essere umano, con un conseguente aggravamento della situazione dei richiedenti asilo i quali subiscono i ritardi nelle decisioni sulle istanze di protezione internazionale vivendo in luoghi indegni. Il rapporto quadrimestrale pubblicato il 18 febbraio 2020 dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali dell’Unione europea, che copre il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2019 (fra-2020-migration-bulletin-1_en), mostra una situazione indegna per l’Europa, con hotspot del tutto pieni e condizioni di vita atroci. Si allarga poi il problema dei minori stranieri non accompagnati che si trovano a vivere in luoghi non adatti a minori e molto spesso collocati per periodi non brevi in stazioni di polizia. L’Agenzia sottolinea la grave situazione nell’hotspot di Lampedusa, dove i minori non accompagnati condividono gli spazi con gli adulti. La mancanza di protezione per i minori – scrive l’Agenzia – fa aumentare il rischio di esclusione sociale, di sfruttamento lavorativo e sessuale. Preoccupazioni per l’allargamento del numero di Paesi di origine considerati sicuri deciso con decreto del 4 ottobre 2019 (decreto). In particolare, l’Italia ha individuato 13 Paesi, rendendo così più difficile l’accoglimento delle istanze di protezione internazionale. Proprio l’Italia è al centro delle preoccupazioni dell’Agenzia europea per il rinnovo del Memorandum of Understanding con la Libia. Aumentano poi i casi di hate speech in particolare in Germania, Grecia, Italia, Malta e Spagna.

Nel documento sono analizzate anche le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché le norme interne. Passando ai numeri, nel 2019 sono stati 110.669 i migranti entrati irregolarmente in Europa via mare (Italia, Malta, Grecia, Cipro e Spagna) con una lieve diminuzione (5%) rispetto al 2018: in Italia si è passati da 23.370 arrivi nel 2018 a 11.471 nel 2019, mentre in Grecia si è verificato un aumento con 62.445 arrivi nel 2019 rispetto ai 32.742 del 2018. In Italia da settembre a dicembre 2019, 392 richiedenti asilo sono stati ricollocati in altri Stati membri e 100 richiedenti, nella prima metà di gennaio 2020, in Germania.

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