Maternità surrogata: adozione del parental order nell’interesse del minore

La Family Court inglese, con sentenza del 13 marzo 2015 [2015] EWFC 22 (22) ha dato il via libera all’adozione di un parental order a vantaggio della coppia ricorrente che aveva avuto due gemelli a seguito di un accordo di maternità surrogata in Ucraina. Malgrado l’assenza di alcuni requisiti richiesti dalla legge inglese, i giudici hanno deciso per il sì all’emissione del certificato tenendo conto dell’interesse e del benessere dei minori. A rivolgersi al tribunale è stata una coppia sposata da 38 anni,  di circa 60 anni che, non avendo avuto figli e dopo i tentativi infruttuosi con vecchie tecniche, ha deciso di ricorrere alla maternità surrogata in Ucraina. Sono nati così due gemelli. La coppia aveva concluso un contratto con la clinica ma era stato impossibile accertare se gli ovuli erano della ricorrente o della madre surrogata. La richiesta del parental order è stata fatta dopo sei mesi a causa del fatto che la donna era irrintracciabile e, quindi, i ricorrenti non avevano potuto ottenere il consenso alla richiesta del parental order così come la rinuncia della madre surrogata a ogni diritto. Malgrado queste lacune e l’impossibilità di notificare il provvedimento, la Family Court ha disposto l’adozione del parental order tenendo conto che, senza un simile provvedimento, i minori non avrebbero avuto una madre visto che la madre biologica si era allontanata facendo perdere ogni traccia. Pertanto, tenendo conto del duraturo benessere dei gemelli, è stato deciso di adottare il parental order a vantaggio dei genitori de facto.

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/proseguono-i-lavori-della-conferenza-dellaja-sulla-maternita-surrogata.htmlhttp://www.marinacastellaneta.it/blog/maternita-surrogata-uno-studio-del-parlamento-europeo.html

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