Procedure d’insolvenza transfrontaliere: applicabile il nuovo regolamento Ue

Dal 26 giugno, in vigore il regolamento n. 2015/848 relativo alle procedure d’insolvenza e che abroga il 1346/2000 (insolvenza). Con le nuove regole sarà più semplice procedere alla ristrutturazione delle imprese e, per i creditori, recuperare il proprio denaro. Almeno nelle intenzioni, poi, dovrebbe arrivare un freno al fenomeno del turismo dei fallimenti, anche grazie alla codificazione di principi fissati dalla Corte di giustizia Ue nel corso degli anni. Le nuove norme – scrive la Commissione – permetteranno di evitare l’apertura di procedure secondarie con una maggiore semplicità nella ristrutturazione delle imprese in contesti transfrontalieri. Tra gli aspetti più qualificanti, poi, l’introduzione di norme ad hoc per le procedure di insolvenza dei gruppi di imprese, con maggiori possibilità di salvataggio generale.

Per l’istituzione dei registri fallimentari disciplinati dall’articolo 24, paragrafo 1, e accessibili a creditori e giudici anche se domiciliati in altri Stati membri, l’applicazione è prevista dal 26 giugno 2018, mentre entro il 2019 sarà operativo il collegamento dei registri degli Stati membri. 

E’ opportuno segnalare che con il regolamento n. 2017/353 del 15 febbraio 2017 sono stati sostituiti gli allegati A e B del regolamento 2015/848.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/pubblicato-il-regolamento-ue-sulle-procedure-dinsolvenza.html

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