E’ stato appena pubblicato il volume “The Duty of Care of International Organizations Towards Their Civilian Personnel. Legal Obligations and Implementation Challenges” (Springer, Asser press), a cura di Andrea de Guttry, Micaela Frulli, Edoardo Greppi, Chiara Macchi. L’opera collettanea, la prima sull’argomento, fa il punto su un tema che, con il crescente impegno di personale civile nelle operazioni realizzate da organizzazioni internazionali, incluse quelle di peacekeeping, diventa centrale per assicurare la protezione del personale impegnato in luoghi pericolosi, ovunque nel mondo, e per chiarire gli obblighi delle organizzazioni verso chi opera in queste missioni.
Il volume, che si avvale di un’introduzione di Jean-Pierre Lacroix, vicesegretario generale delle Nazioni Unite, è articolato in tre parti che raccolgono numerosi contributi. La prima parte dello studio è intitolata “The Duty of Care of International Organizations: Setting the Scene” e raccoglie 6 scritti di diversi studiosi; la seconda (“The Implementation of the Duty of Care by Selected International Organizations: Specific Legal and Practical Challenges”), con 9 saggi, è dedicata all’attuazione del principio del duty of care in numerose organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite all’Unione europea, dalla Nato all’OSCE, senza trascurare l’Organizzazione degli Stati americani, l’Unione africana, la Banca Mondiale. La terza parte è dedicata a “The Duty of Care as a Corollary of States’ Duty to Protect Human Rights and Its Implementation for International Organizations”, con 4 scritti, incluse le conclusioni del professore Edoardo Greppi. Il volume include un’appendice di documentazione e della giurisprudenza dei tribunali amministrativi.
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