Pubblicato lo studio SPACE sulle carceri europee

Le carceri europee sono vicine alla saturazione. Lo scrive il Consiglio d’Europa nel documento sulle statistiche penali annuali (SPACE) per il 2016 (relativo a 47 Stati), curato dall’Università di Losanna e pubblicato il 20 marzo (SPACE-I-2016-Final-Report-180315). Il tasso di detenzione, che è calcolato tenendo conto della durata delle pene e delle misure imposte, è passato da 115,7 a 117,1 detenuti per 100mila abitanti tra il 2015 e il 2016. Aumenta, secondo quanto si legge nello studio, anche la durata della detenzione che arriva a 8,5 mesi. Bulgaria, Turchia, Repubblica ceca, Serbia e Danimarca, i Paesi che hanno registrato la maggiore crescita del tasso di detenzione, mentre Islanda, Irlanda del Nord, Lituania, Belgio e Georgia, i Paesi con la diminuzione maggiore. La piaga del sovraffollamento continua a caratterizzare le carceri europee: 13 amministrazioni penitenziarie hanno un numero di detenuti superiore a quello dei posti disponibili. I tassi più elevati nell’ex Repubblica Iugoslavia di Macedonia (132 su 100), Ungheria (132), Cipro (127), Belgio (120), Francia (117), Portogallo e Italia (109), Albania e Repubblica ceca (108), Serbia (109), Romania (106) e Turchia (103). Il documento raccoglie anche le statistiche relative ai suicidi nelle carceri, alla presenza di stranieri e di minorenni in strutture detentive.

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