Le carceri europee sono vicine alla saturazione. Lo scrive il Consiglio d’Europa nel documento sulle statistiche penali annuali (SPACE) relativo al 2018-2019 (200405_FinalReport_SPACE_I_2019), curato dall’Università di Losanna (in particolare da Marcelo F. Aebi e Mélanie M. Tiago) e pubblicato il 26 marzo 2020. Il tasso di detenzione, che è calcolato tenendo conto della durata delle pene e delle misure imposte, è rimasto sostanzialmente stabile, con 106 detenuti ogni 100mila abitanti. Al 31 gennaio 2019 – si legge nel rapporto – i detenuti, in 50 amministrazioni penitenziarie di 52 Stati, sono stati 1.540.484. Stabile anche il numero di detenuti in attesa di una sentenza definitiva, con un tasso pari al 22%. Particolarmente preoccupante la situazione di sovraffollamento in Turchia (123), Belgio (121) Italia (119), Francia (117), Ungheria (115), Romania (113), Malta e Grecia (107), Austria e Serbia (106). L’età media delle persone in carcere è di 35 anni, le donne sono il 5% del totale dei detenuti e gli stranieri il 14%. Aumentano i detenuti per reati legati alla droga (+5,3%), con picchi in Paesi come Italia (+32%) e Russia (+28%). Il documento raccoglie anche 33 tabelle con numerose statistiche tra le quali quelle sui costi delle carceri, sui suicidi, sulla presenza di stranieri e di minorenni in strutture detentive.
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