Pubblicato uno studio del Parlamento europeo sulla corruzione

Il Parlamento europeo, attraverso il suo Servizio di ricerca, ha pubblicato uno studio sulla corruzione nell’Unione europea con particolare riguardo ad alcuni Stati membri (Finlandia, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Croazia, Romania e Bulgaria). Il documento, adottato a settembre (PE 608.687, EPRS_STU(2017)608687_EN) e curato da due esperti (Bakowski e Voranova), analizza, sulla base dello European Quality of Government Index, il livello di percezione della corruzione nei Paesi indicati, la diffusione della corruzione, gli strumenti messi in campo nei singoli Paesi e le best practices.

La corruzione – si legge nello studio – è una piaga che ha un costo enorme non solo perché intacca il rispetto della rule of law, ma anche perché sottrae risorse alla collettività come certificato dalla Commissione europea secondo la quale la corruzione nello spazio Ue ha un costo di circa 120 miliardi di euro all’anno in termini di perdite di entrate fiscali e investimenti. Ricostruito il quadro normativo a livello internazionale, dell’Unione europea e nazionale, lo studio focalizza l’attenzione sui singoli Stati. Per quanto riguarda l’Italia, malgrado le numerose iniziative breve a livello legislativo, l’Eurobarometro, già da un sondaggio del 2013, ha evidenziato che circa il 97% della popolazione ritiene che la corruzione sia un fenomeno molto diffuso a fronte della media europea pari al 76%.

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