Rimpatri: per Bruxelles gli Stati devono fare di più nel segno della tutela dei diritti umani. In Italia aumenta la durata della detenzione.

Molti gli obiettivi raggiunti, tra i quali la tutela del migrante e l’individuazione di soluzioni alternative al trattenimento, ma ancora troppe ombre nell’attuazione effettiva della politica di rimpatrio perseguita nell’atto Ue, con un uso troppo diffuso della detenzione nel caso di migranti irregolari in attesa di rimpatrio. E’ il quadro che emerge nella Comunicazione presentata dalla Commissione europea il 28 marzo sull’attuazione della direttiva 2008/115 del 16 dicembre 2008 recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (communication_on_return_policy_en). In particolare, Bruxelles punta a un cambiamento e a un’azione più incisiva nei confronti degli Stati membri che non procedono in modo adeguato al rimpatrio volontario, talvolta anche per le difficoltà di ottenere la documentazione dai Paesi terzi. Per migliorare la situazione, la Commissione adotterà un manuale sul rimpatrio entro un anno e punterà a rafforzare il dialogo con Paesi terzi, con un ruolo più incisivo di FRONTEX anche per assicurare un trattamento umano e rispettoso dei diritti fondamentali. La Comunicazione è poi particolarmente utile per l’individuazione delle pronunce più significative rese dalla Corte di giustizia e per le statistiche riportate. Da segnalare che la durata della detenzione dei migranti irregolari è aumentata dal 2010 solo in otto Stati tra i quali l’Italia, la Grecia, l’Ungheria, la Slovacchia, il Portogallo e la Spagna. Un dato singolare tenendo conto che la Commissione europea, anche nella Comunicazione sulla direttiva, ha precisato i limiti che gli Stati devono rispettare prima di ricorrere alla detenzione. Proprio per evitare non corrette applicazioni e tenere conto delle numerose pronunce di Lussemburgo, sarà redatto un Manuale sui criteri relativi al ricorso alla detenzione.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/diritti-dei-migranti-e-obblighi-di-solidarieta-uno-studio-dellagenzia-europea-dei-diritti-fondamentali.html

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