Tutela senza confini per le vittime di stalking

Un’emergenza in tutta Europa. Che ha spinto l’Unione europea a intervenire per rafforzare la protezione delle vittime di violenza. Dallo stalking alla violenza domestica. Una tutela senza confini sulla quale arriva il sì del Parlamento europeo che ieri ha approvato la risoluzione sulla proposta di regolamento relativa al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile che arriva a completamento dinanzi agli eurodeputati con l’approvazione da parte del Parlamento europeo (protezione). La risoluzione ha incassato 602 sì, 23 voti contrari e 63 astensioni. Adesso il testo passa al Consiglio per l’approvazione definitiva (non partecipa la Danimarca). Il nuovo strumento, adottato nell’ambito della cooperazione giudiziaria civile, si propone di prevenire qualsiasi forma di violenza, intimidazione, stalking. In pratica, le misure di protezione disposte nello Stato membro di origine devono essere efficaci nello Stato richiesto e questo non solo nei casi in cui siano adottate con provvedimenti giurisdizionali ma anche amministrativi, a differenza di quanto accade negli atti adottati nell’ambito della cooperazione giudiziaria civile. Le autorità nazionali rilasceranno un certificato multilingue (allegato al regolamento) che produrrà effetti negli altri Stati membri richiesti con l’eliminazione di ogni formalità intermedia. Lo Stato richiesto potrà opporre un no all’esecuzione delle misure di protezione solo nei casi in cui non siano manifestamente incompatibili con l’ordine pubblico dello Stato. E’ preclusa ogni forma di riesame nel merito. Contro il rilascio del certificato non è previsto il diritto di ricorrere, mentre alla persona protetta dovrà essere assicurato il diritto di accesso alla giustizia anche con il gratuito patrocinio. Il regolamento sarà applicabile a tutti i casi transfrontalieri ossia quelli in cui è richiesta l’esecuzione della misura disposta in uno Stato membro in un altro Paese Ue.

Il regolamento, una volta approvato, si aggiungerà alla direttiva 2012/29 del 25 ottobre 2012 che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/Gai (l_31520121114it00570073)  e alla direttiva 2011/99 sull’ordine di protezione europeo (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:338:0002:0018:IT:PDF).

Si veda il post del 21 dicembre 2011 http://www.marinacastellaneta.it/blog/circolazione-delle-misure-di-tutela-delle-vittime-nello-spazio-ue-con-lordine-di-protezione-europeo.html

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