Ucraina contro Russia: interviene la CEDU

No alle azioni militari in Ucraina che mettono a rischio la popolazione e che possono compromettere il rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Una richiesta spedita da Strasburgo sia alla Russia sia all’Ucraina a seguito del ricorso interstatale presentato proprio oggi da Kiev contro Mosca (ricorso n. 20954/14). La Corte, come primo atto, ha disposto l’applicazione di misure provvisorie in attesa di pronunciarsi sul merito del ricorso. L’azione è stata avviata dall’Ucraina contro la Russia secondo quanto previsto dall’articolo 33 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che consente ad ogni Parte contraente di ricorrere a Strasburgo contro altri Stati accusati di aver violato la Convenzione. La Corte, in base all’articolo 39 del Regolamento, ha deciso misure provvisorie per evitare il perpetrarsi di situazioni che mettano a rischio il rispetto della Convenzione e, in particolare, comportino la compromissione del diritto alla vita (articolo 2) e dell’articolo 3 che sancisce il divieto di trattamenti disumani e degradanti.

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