Unione Europea e Convenzione di Istanbul: quali implicazioni dopo l’adesione?

È stato pubblicato, dalla Commissione europea, il volume di Sara De Vido, ordinaria di diritto internazionale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che contiene il rapporto dal titolo “EU law in light of the Istanbul Convention: legal implications after accession” (EU – lstanbul Convention).

Nella prima parte del volume sono individuati i diritti e gli obblighi disposti nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica adottata a Istanbul l’11 maggio 2011 (convenzione di istanbul) e in vigore dal 1° agosto 2014, nonché le questioni che si pongono sul piano Ue a seguito dell’adozione della decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio del 1° giugno 2023 relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (Decisione 2023:1075) e della decisione (UE) 2023/1076 del Consiglio del 1° giugno 2023 relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (2023:1076). Segue poi un approfondimento sulle implicazioni giuridiche derivanti dall’adesione Ue alla Convenzione, anche in rapporto alla base giuridica scelta, nonché il ruolo della Convenzione nell’interpretazione del diritto Ue, anche con riguardo ad alcune direttive settoriali. In particolare, l’autrice si sofferma sul rapporto tra Convenzione di Istanbul e direttiva UE 2024/1385 del 14 maggio 2024 sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica (direttiva), evidenziando aspetti critici di tale atto, nel quale, ad esempio, la violenza contro le donne non è definita come una violazione dei diritti umani (articolo 2).

Ampio spazio è dedicato alla questione della raccolta dei dati, delle regole a tutela delle vittime e delle fasi di indagine e di adozione di misure protettive. Nel capitolo VII è approfondito il rapporto tra violenza sulle donne e questioni migratorie, a cui segue l’analisi della cooperazione internazionale e del funzionamento dei meccanismi di monitoraggio. L’ultima parte contiene talune raccomandazioni agli organi e alle agenzie Ue per la corretta applicazione della Convenzione di Istanbul.

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