“Giustizia e conflitti internazionali. Riflessioni a partire da Ucraina, Israele e Gaza”: è il titolo del volume a cura di Alberto Perduca e Andrea Spagnolo, pubblicato da Seb27 edizioni, 2025, che raccoglie l’analisi, dal punto di vista storico, diplomatico e giuridico dei conflitti in corso anche attraverso la lente della giustizia internazionale (qui l’indice indice). Il volume si apre con l’introduzione di Andrea Spagnolo e prosegue con diversi sezioni. La prima è intitolata “Raccontare i conflitti: storia, diplomazia, media”; segue “Il difficile compito della giustizia tra Stati”, poi “Le sfide della giustizia penale internazionale”; “Stato di diritto e conflitti” e “Il futuro della giustizia penale internazionale”, con un saggio di Alberto Perduca dal titolo “Tra fiducia e inquietudine”.
Come spiegano i curatori, il “mai consolidato rapporto tra giustizia e guerra costituisce il filo conduttore dei contributi forniti in queste pagine da giuristi, storici, magistrati, diplomatici e giornalisti. Se da un lato, nell’aggressione russa all’Ucraina, la giustizia ha dimostrato capacità di intervento con tempi e modalità non conosciute in passato, dall’altro, nella guerra in Palestina, essa ha faticato a esprimersi nonostante le violazioni del diritto internazionale umanitario, commesse prima con le atrocità di Hamas del 7 ottobre 2023 e poi con la devastante risposta israeliana contro Gaza”. Nel volume sono così affrontate le ragioni storiche dei due conflitti, il ruolo svolto dalle Corti internazionali insieme alla giurisdizione degli Stati; la Convenzione sul genocidio del 1948; il ruolo dell’informazione e della disinformazione; l’impatto della guerra sullo Stato di diritto dei Paesi coinvolti nonché il futuro della repressione dei crimini internazionali.
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