Accertamento della responsabilità per crimini: sempre più centrale il ruolo del Network di Eurojust

Eurojust, l’Agenzia per la cooperazione giudiziaria dell’Unione europea, con sede all’Aja, ha pubblicato il rapporto che contiene una valutazione sul funzionamento del network sul genocidio per combattere l’impunità per il crimine di genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra nell’Unione europea e negli Stati membri (Eurojust crimini). Il network, istituito nel 2002 per favorire la cooperazione tra le autorità nazionali nelle indagini su tali crimini e per supportare i procuratori nazionali, è diventato sempre più rilevante e, oggi, lo è sempre di più per le indagini sui crimini commessi in Ucraina, a seguito dell’invasione russa, tenendo conto che ben 11 Stati membri hanno aperto indagini su tali crimini. Un cambio di passo definitivo sul funzionamento del Network si è avuto nel 2014, con l’adozione della nuova Strategia che ha portato a un maggiore coinvolgimento di Eurojust che risulta essenziale per lo svolgimento delle inchieste, in progressivo aumento: nel 2021 – scrive Eurojust – sono, nel complesso, 3.171 i casi all’attenzione delle autorità degli Stati membri, con ben 1.547 nuovi casi aperti nel 2021, dato che vuol dire il 44% in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte dei casi riguarda fatti avvenuti in Afghanistan, Bielorussia, Repubblica centroafricana, Cina, Costa d’Avorio, Congo, Gambia, Iraq, Liberia, Ruanda, Sierra Leone, Sri Lanka, Siria, Uganda e Ucraina.

Restano però, aspetti critici a causa del fatto che alcuni Stati membri non hanno applicato correttamente lo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale: se l’Austria, nel 2015, ha introdotto talune modifiche al codice penale, Italia e Danimarca non hanno ancora inserito i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità nel codice penale, anche se – chiarisce Eurojust – l’Italia sta procedendo in questa direzione. Sul fronte della giurisdizione universale, 11 Stati membri hanno legislazioni in questo campo ma non mancano elementi che possono ostacolare l’esercizio di tale giurisdizione come è il caso della Francia che richiede la condizione della doppia incriminazione. Nel 2022, a causa della guerra in Ucraina, è stata costituita una Joint Investigation Teams (JIT) tra Lituania, Polonia e Ucraina alla quale è assicurato il supporto di Eurojust. Sono in totale tre le JIT costituite per i crimini internazionali.

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