Diritti umani in Europa: allarme del Consiglio d’Europa

Nell’Europa, patria della democrazia e della rule of law, troppi gli individui che trovano la morte solo perché fuggono da conflitti, da persecuzioni e dalla povertà, alla ricerca di una vita migliore. Una situazione intollerabile, scrive Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa nel rapporto annuale presentato il 23 aprile 2015 relativo alle attività nel 2014 (annual report) che vede in primo piano anche il conflitto in Ucraina, centro di una grave crisi umanitaria. Ma non sono solo in questi luoghi che si assiste a un grave deterioramento dei diritti umani che potrebbe essere evitato con un impegno economico e politico di tutti. Un esempio per tutti: il caso Mare Nostrum, un’operazione che ha consentito di salvare molte vite umane, sostituita dall’Unione europea con Triton del tutto inadeguata per l’obiettivo primario di salvare vite umane.

Diversi i temi trattati nel rapporto: internet e i diritti umani, la libertà di stampa, il trattamento dei migranti e dei richiedenti asilo, l’incidenza della crisi sui diritti umani incluso quello alla salute, il trattamento dei rom, i diritti dei bambini. Particolare attenzione alla libertà di stampa, considerando – si legge nel documento – che i giornalisti sono sotto attacco con diverse modalità: da attacchi fisici e intimidazioni, alle pressioni giudiziarie passando per quelle economiche. Proprio con riguardo agli attacchi ai giornalisti Nils Muižnieks ha lanciato l’allarme su alcuni episodi in Italia, Russia, Spagna e Ucraina.

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