Discriminazione razziale messa in atto dalla Russia anche durante il conflitto in Ucraina

La Russia prosegue la sua campagna di incitamento all’odio e di propaganda contro gli ucraini attraverso radio e televisioni di proprietà dello Stato e tramite i social media. È una delle tante violazioni individuate dal Comitato sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale nel rapporto del 28 aprile 2023 (CERD/C/RUS/CO/25-26, CERD Russia) che contiene le osservazioni conclusive sul rispetto e sull’attuazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (adottata il 21 dicembre 1965), da parte della Russia che, però, durante il dibattito si è rifiutata di rispondere ad ogni domanda sulla situazione in Crimea e sulla città di Sebastopoli. Il Comitato ha esaminato la situazione sulla base dei rapporti inviati dalla Russia. Chiarito che le norme a tutela dei diritti umani si applicano anche durante i conflitti, il Comitato, tra le numerose violazioni commesse dalle forze russe e dalle compagnie private mobilitate da Putin durante la guerra scatenata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, evidenzia le deportazioni di bambini, i trasferimenti forzati della popolazione, tortura, stupri, sparizioni forzate, sottolineando che diverse pratiche messe in atto in un conflitto armato possono costituire forme di discriminazione razziale. Sul piano prettamente interno, la Russia continua a impedire le attività delle organizzazioni della società civile e blocca ogni forma di dibattito e discussione libera. Inoltre, esponenti della società civile, giornalisti, legali sono sempre più al centro di intimidazioni, sorveglianza, minacce e rappresaglie. Continuano le forme di discriminazione nei confronti dei rom che non possono accedere, in via di fatto, alle scuole pubbliche, e nei confronti di lavoratori migranti che arrivano dall’Asia centrale e dal Caucaso che sono sottoposti a condizioni di lavoro durissime. Numerose le raccomandazioni inviate a Mosca dal Comitato che sono destinate a non avere alcun effetto.

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