Hamas-Israele: le organizzazioni internazionali navigano a vista

Le Nazioni Unite non trovano parole condivise e si spaccano anche sulla grave questione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il Consiglio di sicurezza era stato chiamato a votare un progetto di risoluzione presentato dalla Russia (S_2023_772-EN,  Dichiarazioni Draft – Russia) che, però, ometteva di citare l’attacco del gruppo terroristico di Hamas ai civili israeliani (molti con doppia cittadinanza) con morti e presa in ostaggio di bambini, anziani e donne. Inevitabile la bocciatura. Poi la proposta del Brasile (Draft Brasile) che invece appariva equilibrata nella ricostruzione della catena di orrori che per un soffio non è stata approvata. Gli Stati Uniti infatti hanno detto no all’approvazione mentre sarebbe bastata l’astensione per consentire al Consiglio di dare un segno di vita. Bloccata anche la proposta degli Stati Uniti che non conteneva il cessate il fuoco, pur richiamando una tregua umanitaria (S_2023_792-EN).

L’Assemblea generale il 27 ottobre, dopo ben 20 giorni dall’attacco del gruppo terroristico di Hamas, ha approvato la risoluzione voluta dalla Giordania che salta un passaggio ossia proprio la condanna dell’attacco terroristico di Hamas (N2331920).  Nella risoluzione è stata chiesta un’immediata tregua umanitaria per arrivare alla cessazione delle ostilità. Hanno votato a favore 120 Stati, 14 contrari e 45 astenuti tra i quali l’Italia. Le astensioni sono state in gran parte dovute al fatto che l’Assemblea non ha ritenuto di esprimere, in modo sorprendente, una condanna all’attacco terroristico di Hamas: si spiegano così le astensioni di 15 Stati membri dell’Unione europea come l’Italia e la Germania (qui le dichiarazioni degli Stati General Assembly Adopts Resolution). Il Canada aveva provato a fare approvare un testo che contenesse la tregua umanitaria ma richiamasse anche la condanna dell’attacco terroristico del 7 ottobre ma la proposta canadese ha incassato 88 sì, 55 no e 23 astensioni. Qui il testo  (A/ES-10/L.26,N2332257-Canada). Tra gli altri documenti la dichiarazione del Segretario generale Antonio Guterres resa il 24 ottobre dinanzi al Consiglio di sicurezza (Secretary-General’s remarks).

Per quanto riguarda l’Unione europea è arrivata, il 19 ottobre, la risoluzione del Parlamento europeo di condanna all’attacco terroristico di Hamas  e del diritto di difesa di Israele nel rispetto del diritto internazionale umanitario (PE). Il Parlamento, con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astenuti, ha chiesto l’inclusione tra i gruppi terroristici dell’intero Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran e di Hezbollah, con una richiesta di un’indagine indipendente sull’esplosione dell’ospedale Al Ahli a Gaza. Gli eurodeputati hanno auspicato una revisione dell’assistenza finanziaria alla Palestina per assicurare che nessun finanziamento arrivi ad organizzazioni terroristiche. Ribadita la necessità del rilancio del processo di pace basato sulla coesistenza dei due Stati secondo i confini del 1967 e Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati. Qui le conclusioni del Consiglio europeo del 26 ottobre 2023 (Consilium 26 October 2023) e la dichiarazione dell’Alto Rappresentante (High Representative). Per l’Unione africana si segnalano due dichiarazioni (AU) e (AU 2).

Si apre poi la questione della commissione dei crimini e non potevano mancare le dichiarazioni del Procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan (Statement of ICC Prosecutor Karim Khan).

 

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