Il Consiglio d’Europa chiede un tribunale ad hoc per punire il crimine di aggressione

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa chiede agli Stati l’istituzione di un tribunale penale internazionale ad hoc affinché i responsabili dell’aggressione in Ucraina, Putin in testa, siano puniti. Con la risoluzione n. 2436 (“The Russia Federation’s aggression against Ukraine: ensuring accountability for serious violations of international humanitarian law and other international crimes”), adottata il 28 aprile (Ris. PACE), all’unanimità (con l’astensione di una deputata turca), l’Assemblea oltre a chiedere la cooperazione degli Stati con la Corte penale internazionale, suggerisce l’istituzione di un organismo ad hoc per fare in modo che il crimine più grave di tutti, dal quale sono derivati crimini di guerra e contro l’umanità, ossia l’aggressione, sia punito. La Corte penale internazionale, infatti, pur avendo avviato un’indagine sulla situazione in Ucraina a seguito dell’aggressione russa, non ha competenza sull’aggressione perché né l’Ucraina né la Russia sono parti all’accordo istitutivo della Corte penale. Pertanto, sarebbe opportuno istituire un tribunale con sede a Strasburgo per individuare i responsabili dell’aggressione e i dirigenti militari e politici che, con il Presidente Putin, hanno deciso l’invasione armata di uno Stato sovrano. Il Tribunale – sostiene l’Assemblea – dovrebbe avere il potere di emettere mandati di arresto internazionali senza che possa essere opposta l’immunità. L’approvazione della risoluzione è stata preceduta dalla presentazione di un rapporto di Aleksander Pociej (rapporto).

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