In vigore il Trattato sul commercio di armi

E’ entrato in vigore, dal 24 dicembre 2014, il Trattato sul commercio delle armi adottato dalle Nazioni Unite il 2 aprile 2013, che dovrebbe assicurare responsabilità e trasparenza nel commercio di armi, con l’obiettivo di impedire genocidi e 132361Disarmamentcrimini (http://www.un.org/disarmament/ATT/). Il Trattato, il primo sulla compravendita di armi convenzionali, dispone standard internazionali per la vendita e fissa il divieto per gli Stati parti di esportare armi convenzionali nei casi in cui lo Stato sia a conoscenza che le armi saranno utilizzate per compiere atti di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Come segnalato dall’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Zeid, il commercio non regolato contribuisce alle gravi violazioni dei diritti umani (zeid). In questa direzione, il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha adottato la risoluzione 24/35 sull’impatto del trasferimento di armi nei conflitti armati sui diritti umani adottata l’8 ottobre 2013 (rapporto).

L’Italia ha proceduto alla ratifica con legge 4 ottobre 2013  n. 118 (ratifica), al pari dei Paesi membri dell’Unione europea. Mancano, tra gli altri,  i tre Paesi principali esportatori di armi ossia gli Stati Uniti, che hanno solo firmato l’accordo, ma che difficilmente potranno ratificarlo vista l’opposizione del Senato (https://www.congress.gov/bill/113th-congress/senate-concurrent-resolution/7/text?q=%7B%22search%22%3A%5B%22%5C%22Arms+Trade+Treaty%5C%22%22%5D%7D), la Cina e la Russia che non hanno proceduto neanche alla firma.

Intanto, lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) ha diffuso uno studio che raccoglie i dati sulla vendita delle armi indicando le aziende e i Paesi di origine. Il rapporto, relativo ai dati 2013, non fornisce informazioni sulle aziende cinesi perché la Cina non partecipa all’iniziativa (SIPRIFS1405).

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/approvata-la-risoluzione-onu-sul-commercio-di-armi-convenzionali.html.

Per approfondimenti si veda il sito delle Nazioni Unite sul disarmo http://www.un.org/disarmament/ATT/.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *