Indennizzo anche se il processo troppo lungo porta alla prescrizione – Compensation for violation of the right to trial with a reasonable time also in the case of statute limitation

L’equa riparazione deve essere concessa alla vittima di un processo troppo lungo anche quando la durata eccessiva del processo determina l’estinzione del reato per prescrizione. E’ la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, ad affermarlo con l’ordinanza n. 28784 deposita il 9 novembre (28784). A rivolgersi alla Suprema Corte un uomo che, dopo essere stato ritenuto colpevole in primo grado del reato di lesioni personali colpose, aveva fatto ricorso in appello. Dopo ben sette anni era stata pronunciata la sentenza in base alla quale non doveva procedersi per avvenuta prescrizione. L’uomo aveva chiesto un’equa riparazione in base alla legge n. 89/2001: la Corte di appello aveva accolto l’istanza ma il ministero della giustizia si era opposto in ragione del fatto che, a suo avviso, il decorrere del procedimento aveva comportato effetti favorevoli per l’imputato. Tale tesi era stata condivisa dalla Corte di appello di Firenze. Di qui l’impugnazione in Cassazione che ha dato ragione al ricorrente. Per la Suprema Corte, infatti, l’equa riparazione deve essere concessa “senza alcun riguardo all’esito del giudizio protrattosi oltre il termine ragionevole”. Solo nei casi in cui sia stato lo stesso imputato a usare tecniche dilatorie o abbia fatto ricorso a un abuso del diritto di difesa l’indennizzo non va concesso. Così la Cassazione ha annullato il decreto della Corte di appello e rimesso gli atti ad altra sezione.

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