L’indennizzo per la durata eccessiva del processo spetta anche se si sbaglia giudice

Il danno non patrimoniale, conseguenza della durata eccessiva del processo, è presente in modo automatico senza necessità di una specifica prova. Di conseguenza, il ricorrente vittima deve essere indennizzato in linea con l’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che assicura la durata ragionevole del processo, essenziale a garantirne l’equità. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione civile-2, con la sentenza n. 47/16 depositata il 5 gennaio 2016 (47:16). La Suprema Corte ha annullato il decreto della Corte di appello di Perugia, rimettendo gli atti al collegio per una nuova decisione. Questi i fatti. Un medico non aveva ricevuto comunicazioni sulla data di un concorso al quale aveva diritto di partecipare e si era così rivolto al Tar ma la prima udienza, rispetto alla sua istanza del 1992, era stata fissata nel 2011 e solo nel 2012 il Tar si era pronunciato dichiarando inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione. Di qui la richiesta di un indennizzo per violazione del diritto alla durata ragionevole del processo, in linea con la legge n. 89/2001 (legge Pinto). Al ricorrente era stato concesso un indennizzo di 8mila euro ma il Ministro della giustizia aveva impugnato la decisione ritenendo che, in considerazione del fatto che era stato adito un giudice privo di giurisdizione, l’indennizzo non andava concesso. Una tesi accolta dalla Corte di appello ma ribaltata dalla Cassazione secondo la quale il danno non patrimoniale, anche tenendo conto della giurisprudenza della CEDU, è una conseguenza automatica del diritto alla durata ragionevole del processo senza bisogno di specifiche prove e senza necessità di misure di sollecitazione perché questa previsione “non sospende né differisce il dovere dello Stato di pronunciarsi sulla domanda”. Poco importa, poi, che sia stato dichiarato il difetto di giurisdizione. Tra l’altro, da parte del ricorrente non vi era stato alcun abuso del processo e, quindi, l’indennizzo deve essere corrisposto.

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