Liquidazione coatta amministrativa e durata del procedimento: condanna da Strasburgo

Non solo. Accertata la violazione del diritto alla durata ragionevole del processo, i giudici internazionali hanno accolto il ricorso anche perché nell’ordinamento italiano mancano ricorsi giurisdizionali effettivi. Questo perché la Corte di Cassazione ha considerato la liquidazione coatta come una procedura amministrativa con l’impossibilità per il creditore di invocare la legge Pinto. Così, per Strasburgo, l’Italia ha violato anche l’articolo 13 della Convenzione che assicura il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva. Al ricorrente, la Corte ha concesso 24mila euro per i danni morali, ma ha respinto la richiesta per i danni patrimoniali perché la procedura è ancora in corso e non è stato dimostrato il nesso di causalità tra danno e durata eccessiva del procedimento.

Qui la sentenza AFFAIRE CIPOLLETTA c. ITALIE

 

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