Legge Pinto all’esame del Comitato dei ministri: ecco le misure messe in campo dall’Italia

L’Italia ha presentato al Segretariato del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa il piano d’azione sulle misure generali per dare esecuzione alle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo relativa al caso Ceteroni, Luordo e Mostacciuolo (com.instranet). Il Comitato si pronuncerà nella riunione del 4-6 giugno 2013. Secondo il Governo italiano sono stati messi in campo strumenti adeguati ad accelerare il processo civile sia con la legge 7 agosto 2012 n. 134 che ha semplificato la procedura in vigore per ottenere l’indennizzo in base alla legge Pinto, sia con la riorganizzazione degli uffici giudiziari. Risultati positivi sono anche attesi dalla modifica del processo sommario di cognizione e della procedura di appello, così come dall’introduzione di un filtro per i ricorsi in Cassazione. L’Italia punta, inoltre, sull’aumento del contributo unificato che, però, potrebbe avere una valutazione negativa alla luce del diritto alla tutela giurisdizionale effettiva. Secondo il Governo anche la mediazione, incappata però in una battuta di arresto con la pronuncia della Corte costituzionale  n. 272 del 24 ottobre 2012 (depositata il 6 dicembre), ha un effetto positivo sulla durata dei procedimenti.

Si veda il post del 17 settembre 2012 http://www.marinacastellaneta.it/blog/il-restyling-della-legge-pinto-non-convince-strasburgo.html.

1 Risposta
  • Salvatore
    maggio 20, 2013

    Buon giorno, in definitiva di sentenza con esito positivo anno 2010, la corte dei conti non ha ancora provveduto a liquidarmi la somma dovuta.

    E’ normale che un cittadino dopo essere stato in trafila per 40 anni dietro un processo giudiziale, si ritrovi a 74 anni ad aspettare un ritardo di liquidazione da parte della corte dei conti?

    Saluti

    Salvatore Cattolico

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