Maternità surrogata: nuove proposte di legge nel Regno Unito e verifica della compatibilità con il diritto internazionale

La maternità surrogata è al centro di analisi in numerosi Stati in relazione alle questioni giuridiche che solleva. Così, nel Regno Unito, la Law Commission ha pubblicato uno studio intitolato “Building Families through Surrogacy: A New Law” con il quale sono approfonditi i temi legati alla maternità surrogata anche con riguardo alla tutela dei soggetti coinvolti e, in primo luogo, i bambini. Lo studio è costituito da tre volumi ed è stato presentato il 29 marzo (HC 1236, SG/2023/76 Full report, con una sintesi Volume I), accompagnato da un progetto di legge (Draft) con l’indicazione di alcune raccomandazioni che mettono in primo piano un iter più snello per fare in modo che la madre d’intenzione assuma subito la responsabilità del neonato. È essenziale – si legge nel documento – che trovi subito attuazione il reale intento delle parti coinvolte per evitare ogni situazione di incertezza. Questo perché deve essere assicurato l’interesse superiore del minore e salvaguardato il principio di effettività del legame e l’identità tra i legami sostanziali e quelli giuridici. Nel progetto si prevede che si raggiunga un accertamento e una definizione dello status ancora prima della fase in cui le parti decidano di andare avanti con il concepimento, con un’analisi iniziale degli aspetti giuridici e il rispetto di alcune condizioni. In primo luogo, si richiede che le parti abbiano il domicilio o la residenza abituale nel Regno Unito, che la madre biologica abbia almeno 21 anni e che i genitori legali abbiano almeno 18 anni. In tutti i casi, almeno uno dei genitori deve avere un legame biologico con il neonato. Tutte le decisioni sulla gravidanza rimangono nella sfera di decisione della madre biologica. Escluso, in ogni caso, il ricorso alla maternità surrogata dietro pagamento. Nel documento, inoltre, si chiede l’attivazione di un registro nel quale raccogliere tutti gli accordi. Il capitolo VII del primo volume è dedicato alla compatibilità con il diritto internazionale con particolare attenzione ai trattati ai quali il Regno Unito è parte e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.

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