Stati Uniti: incriminati quattro militari russi per crimini di guerra e complotto

Avviata, negli Stati Uniti, un’azione giudiziaria nei confronti di quattro militari russi per i crimini di guerra commessi in Ucraina a seguito dell’invasione russa del 24 febbraio 2022. Il Dipartimento della giustizia, in base alla Federal Law del 1996 e al War Crimes Statute, incorporato nel 18 U.S.C. §2441 che consente di indagare e processare negli Stati Uniti autori di crimini di guerra contro cittadini americani avvenuti all’estero, ha aperto un fascicolo e presentato le incriminazioni il 5 dicembre dinanzi alla Corte federale della Virginia (Indictment –), per perseguire i crimini commessi nei confronti di un cittadino Usa residente in Ucraina. Si tratta del caso United States contro quattro militari russi. La vittima era stata sequestrata da un ufficiale in comando e altri tre militari, colpita alle spalle, imprigionata, torturata e sottoposta a una finta esecuzione. Le indagini sono state compiute dal War Crimes Accountability Team e l’atto di accusa è stato presentato proprio dal Team che lavora in questo campo. Il Grand Jury ha accusato i militari di crimini di guerra nei confronti di una persona protetta in quanto non partecipante alle ostilità e di gravi infrazioni ai sensi dell’articolo 147 della Convenzione di Ginevra relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra. Inoltre, i militari sono accusati di cospirazione in base alla legge Usa 18 U.S.C. § 373. La vittima non è stata indicata nominativamente mentre gli accusati appartengono alle forze armate russe o di unità militari della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk. Tuttavia, i militari non sono stati arrestati ed è improbabile che il processo abbia luogo in loro presenza.

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