Sugli accordi internazionali di maternità surrogata necessario individuare regole condivise

Aumentano i casi di coppie che ricorrono alla maternità surrogata spesso aggirando i divieti della legislazione nazionale (inclusi quelli disposti in Italia) con viaggi della speranza in Paesi che ammettono questa forma di maternità. Un fenomeno transfrontaliero in crescita che è necessario regolamentare. Ci prova la Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato il cui Bureau ha divulgato il rapporto preliminare sui problemi derivanti dagli accordi internazionali di maternità surrogata (Doc. prel. n. 10, marzo 2012, gap2012pd10e) sul quale si discuterà nella riunione di aprile per arrivare, nel 2013, all’adozione di un rapporto finale. Molti gli aspetti in discussione con particolare riguardo al valore da attribuire, nei Paesi la cui legislazione vieta la maternità surrogata, agli accordi stipulati in altri Stati e al ruolo delle agenzie di intermediazione. L’anno scorso, nell’aprile 2011, era stato adottato un rapporto sugli aspetti di diritti internazionale privato (2011).

Si veda, sulle problematiche derivanti dalla nascita di un bambino all’estero attraverso il ricorso alla maternità surrogata da parte di una cittadina italiana, la pronuncia della corte di appello di Bari del 2009 con commento (commento maternità surrogata)

Si vedano i post del 15 ottobre 2010 e del 7 dicembre 2011. Per la situazione in Spagna si rinvia al blog di Fedrico Garau http://conflictuslegum.blogspot.it.

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