Elezioni e ingerenze attraverso il web: il Consiglio d’Europa indica gli strumenti per combatterle – Tools for combating cyber interference with elections

Per fronteggiare le interferenze nelle elezioni, compiute attraverso il web, e garantire la democrazia, il Comitato della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla cybercriminalità, adottata il 23 novembre 2001 (in vigore dal 1° luglio 2004 e ratificata dall’Italia con legge 18 marzo 2008, n. 48), ha diffuso, l’8 luglio, una Nota orientativa per favorire l’azione penale nei confronti di chi commette tali ingerenze (T-CY(2019)4, T-CY(2019)4. E’ scattato l’allarme, ovunque nel mondo, per l’utilizzo illegale di dati, nonché per l’impiego di attività informatiche che minano “la possibilità di avere elezioni libere, eque e trasparenti, nonché la fiducia nella democrazia”, messa a rischio da continue azioni di disinformazione. L’azione penale – scrive il Comitato – servirebbe anche a rassicurare l’elettorato, senza bloccare l’uso delle tecnologie, con la possibilità, per gli Stati, di utilizzare alcune norme della Convenzione per combattere le ingerenze. Nella Conferenza Ocyopus che si terrà dal 20 al 22 novembre 2019, il Comitato procederà a un’ulteriore verifica e a un aggiornamento delle indicazioni.

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