Per i whistleblowers più garanzie e concessione dell’asilo. Lo chiede il Consiglio d’Europa

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, partendo dal caso Snowden, ha adottato, il 23 giugno, la risoluzione 2060 sul rafforzamento della protezione dei whistleblowers (2060). Nella risoluzione, approvata con 88 sì, 7 no e 10 astensioni, l’Assemblea ribadisce l’importanza dei whistleblowers che svolgono una funzione essenziale nella lotta alla corruzione e nella denuncia di illeciti. Mancano, però, adeguate misure di protezione, necessarie anche a garantire il rispetto dei diritti umani soprattutto per coloro che lavorano nella sicurezza nazionale e nei servizi segreti. Tra le altre misure, l’Assemblea ha invocato la concessione dell’asilo e, con riguardo al caso Snowden, si è rivolta gli Stati Uniti chiedendo di assicurare il ritorno senza rischi di processi penali.

Queste misure sono state riprese dal rapporto “Migliorare la protezione dei whistleblowers” del relatore Pieter Omtzigt che ha presentato lo studio al Comitato sugli affari giuridici e sui diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (AS/Jur(2015)06 13791).

L’Assemblea parlamentare, inoltre, con la raccomandazione n. 2073 del 23 giugno 2015 (2073), ha chiesto al Comitato dei ministri di impegnarsi per la promozione di una convenzione internazionale.

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/whistleblowers-il-consiglio-deuropa-chiede-ladozione-di-una-convenzione-internazionale.htmlhttp://www.marinacastellaneta.it/blog/whistleblowers-pubblicate-le-linee-guida-dellautorita-anticorruzione.html

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