Lavoro femminile nel 2017: in alcuni Stati quasi un salto nel Medioevo

La disparità di genere la fa ancora da padrone nel mondo del lavoro. Saremo pure nel 2017, ma a leggere il rapporto dell’Internationl Labour Organization sulle prospettive occupazionali e sociali mondiali. tendenze del lavoro femminile nel 2017 (“World Employment and Social Outlook. Trends for Women 2017” wcms_557245) sembra di fare un balzo, in alcuni casi, nel Medioevo. Minori possibilità di accesso all’impiego e qualità delle condizioni di lavoro di gran lunga inferiori, con un tasso di attività delle donne che è del 49%, inferiore di 27 punti percentuali rispetto agli uomini e con un livello di disoccupazione più alto con le donne che arrivano al 6,2%. Che vuol dire una differenza di 0,7 punti rispetto al tasso maschile a quota 5,5%. Un quadro allarmante. Per fronteggiare questo scenario che rischia di peggiorare, l’International Labour Organization chiede agli Stati di abbattere le barriere contro le quali si scontrano le donne soprattutto nei Paesi dell’Africa del Nord, negli Stati arabi e nell’Asia del sud e di mettere in campo misure per migliorare l’uguaglianza delle condizioni di lavoro. Nell’agenda dei prossimi anni interventi per favorire la promozione della parità della remunerazione per lavori di uguale valore, la rimozione delle cause che portano alla segregazione occupazionale e settoriale. Con un ruolo centrale delle istituzioni anche per la lotta alle molestie sul luogo di lavoro.

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