Ordine europeo di indagine penale e nuove regole sulla confisca: pubblicate due direttive

Due nuove direttive UE nel settore della cooperazione giudiziaria penale. Il 1° maggio è stata pubblicata la direttiva 2014/41/UE relativa all’ordine europeo di indagine penale (OEI) che permetterà una rapida acquisizione delle prove oltre frontiera (OEI, ordine europeo) e il 29 aprile la 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi di reato nell’Unione europea (confisca). Un’assoluta novità il primo atto che introduce uno strumento per l’immediata acquisizione delle prove oltre frontiera, con un dialogo diretto tra le autorità giudiziarie dello Stato di emissione e quello di esecuzione. Tra gli atti di indagine che potranno essere chiesti, l’audizione di testi e periti in videoconferenza, il trasferimento temporaneo di detenuti, le intercettazioni, l’utilizzo di agenti infiltrati per indagini sotto copertura. L’ordine europeo potrà essere emesso anche per indagini sui conti bancari aperti in un altro Stato membro da una persona fisica o giuridica oggetto di un procedimento penale. L’OEI potrà essere richiesto anche dalla difesa e comporterà un immediato trasferimento delle prove acquisite dall’autorità giudiziaria dello Stato di esecuzione a quella dello Stato di emissione.  Termine ultimo per il recepimento il 22 maggio 2017.

Per quanto riguarda la direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi di reato nell’Unione europea, che modifica la decisione quadro 2005/212/Gai, il nuovo testo punta a favorire il recupero dei proventi di reato che è ancora troppo basso. In questa direzione, la direttiva allarga le maglie per consentire la confisca nei confronti di terzi ed evitare che il trasferimento a terzi serva solo ad aggirare la confisca. La gestione dei beni deve essere affidata a uffici nazionali centralizzati. Non solo. Seppure a titolo di raccomandazione la direttiva chiede agli Stati membri di utilizzare i beni confiscati per scopi di interesse pubblico o sociale. Gli Stati, poi, dovranno fornire ogni anno, alla Commissione europea, statistiche sulle confische. Termine per il recepimento il 4 ottobre 2015.

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